Nell’edizione del 1964, partecipò come ospite fuori concorso Adriano Celentano con il clan al gran completo: Don Backy, Gino Santercole ed i complessi "I Ribelli" ed "I Fuggiaschi"; eccolo difronte alla classifica del girone A pronto per l’esibizione sul palco.
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Donatella Moretti in gara nel 64 con “la Legge dell’amore”. L’artista aveva partecipato quasi per caso al Cantagiro del 1962 nel girone B, dedicato agli esordienti, uscendone vittoriosa (ottenendo il terzo posto nella classifica generale) senza aver ancora inciso il brano in concorso “L'abbraccio”.
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Dopo lo straordinario e indimenticato successo de “I Watussi” al Cantagiro del 1963 e di “Abbronzatissima”, Edoardo Vianello fu protagonista dell’edizione dell’anno successivo con “La Tremarella”. I suoi brani, ritmati e di grandissimo successo commerciale, fecero da colonna sonora degli anni ‘60.
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Sul palco nel Girone B, dedicato alle nuove proposte canore, anche il gruppo beat i Gemelli con l’allegra canzone “Forza Amici, Tutti qui”.
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Trionfatore morale del Cantagiro del 1963 con la canzone “Sapore di sale” , indiscusso simbolo degli anni ‘60 giunto immutato sino ai giorni nostri, Gino Paoli gareggiò all’edizione del 1964 con “Lei sta con te”, reinterpretazione di “Your other love”, successo dell’anno precedente della nota cantante statunitense di origini italoamericane Connie Francis.
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Ezio Radaelli, ideatore dell’evento, non limitò i generi musicali che potevano competere, difatti scelse di comprendere nel novero dei cantanti gli specialisti di tutti i generi: dal melodico allo swing, dall'urlatore al confidenziale, dal dialettale al cantautore, così da poter catturare segmenti di pubblico diversi.
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Una delle particolarità del Cantagiro e del suo successo in quegli anni fu quella di portare in ogni dove, anche nelle città più piccole, le sue edizioni per permettere ai cantanti di firmare autografi e vendere dischi.
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Uno dei punti di forza di questa kermesse itinerante stava nella scelta di una giuria popolare per decretare il vincitore ad ogni tappa: ogni sera cinquanta persone esprimevano il loro voto con le apposite palette.
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Una lunga carovana di automobili con a bordo cantanti, tecnici, parenti e addetti ai lavori, percorreva le strade d'Italia, fermandosi per le città e i luoghi dove si disputava la gara fra i cantanti. Gianni Morandi, giovanissimo, di fronte al Grand Hotel di Cervia, tappa dell’incontro con i fans.
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A presentare l’edizione di quell’anno Pippo Baudo con Gorni Kramer, direttore dell'orchestra, che per l’occasione allestì una formazione di dodici elementi: pianoforte, batteria, chitarra elettrica, basso, 3 trombe, 2 tromboni, 3 sassofoni.
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Il Cantagiro permetteva a tutti i cittadini di poter salutare i propri cantanti preferiti, cosa resa ancor più suggestiva dal fatto che gli artisti in gara erano obbligati ad arrivare con una macchina scoperta all’interno della città dove la sera si sarebbe poi svolto lo spettacolo. Ecco l’arrivo di Roby Ferrante (quell’anno cantava “Non ti ricordi più”).
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Gianni Morandi, appena ventenne ma già popolarissimo, fu vincitore del Girone A con “In ginocchio date” (nel Girone B vinse Paolo Mosca con “La voglia dell’Estate”). Morandi trionfò in due edizioni del Cantagiro: nell’edizione del 1966 arrivò primo con “Notte di ferragosto”.
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Per Domenico Modugno, al cui passaggio riecheggiava già « Volare... oh oh... cantare... oh oh oh oh... nel blu, dipinto di blu, felice di stare lassù» del 1958, fu inventata in occasione di questa edizione la qualifica di "padrino del girone B”, quella delle nuove proposte, e partecipò in qualità di ospite d’onore. Assicurarsi la presenza di cantanti illustri e già noti fu una delle idee vincenti di Radaelli.
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Adriano Celentano fu il vincitore nel 1962 della prima edizione del Cantagiro con “Stai lontana da me”, versione italiana di Tower of strenght firmata da Bacharach e portata al successo nel 1961 negli Stati Uniti da Gene McDaniels. Nel 1964 partecipò come ospite.
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L’insolito e originale modo di arrivare su automobili aperte per entrare a contatto con i fans che potevano così esprime già prima della gara l’affetto verso i loro idoli coinvolse anche il cervese Piero Focaccia, già noto per il successo de “Stessa spiaggia stesso mare” del 1963, in gara nel ’64 con “Mia sorella”.
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Il Cantagiro conquistò il cuore degli italiani per via della gioia e dello spettacolo che portava di piazza in piazza. Per la prima volta non si parlava di canzoni, ma di cantanti; erano loro i protagonisti, erano loro a scegliere il pezzo, ed erano loro infine ad essere votati. Ecco Gianni Morandi circondato da una folla di fans.
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La splendida cornice di Piazza Garibaldi. Intorno al Cantagiro si creò così grande entusiasmo e fermento, tanto che la Rai concesse già dalla prima edizione ciò che aveva appena negato al Festival di Sanremo, ovvero la diretta delle due serate finali in Eurovisione.
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Little Tony, già uno dei protagonisti nel 1963 del film ispirato al Cantagiro “Urlo contro melodia nel Cantagiro”, salì sul palco nel 1964 con “Non aspetto nessuno”, canzone con la quale riscosse un buon successo estivo insieme al retro del 45 giri “La fine di agosto”. Rimane indimenticato interprete di numerosi successi come “Cuore matto” e “Riderà”.
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Vincitore dell’edizione del 1963 per il girone A, dedicato agli artisti famosi, con “Non ti credo”, Peppino di Capri partecipò come ospite all’edizione del 1964. Nello stesso anno debuttò alla prima edizione di Un disco per l'estate con la canzone “Solo due righe”, classificandosi al quarto posto.
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Pino Donaggio portò sul palco del Cantagiro nel 1964 “Capirai” , canzone con la quale incassò un discreto successo, ma la vera consacrazione internazionale arrivò l’anno successivo all’edizione del Festival di Sanremo con “Io che non vivo senza te”, che nella sua versione in inglese You Don't Have to Say You Love Me, interpretata da Dusty Springfield fece il giro del mondo, tanto da entrare nel repertorio anche di Elvis Presley.nr. foto: 20a.>