Primi anni 60 – Giardino d’estate. Esibizione di Tino Scotti, popolare attore e cabarettista italiano. Tra i tanti successi che lo hanno reso noto, i caroselli del confetto Falqui, prodotto farmaceutico da banco, come si direbbe oggi: famoso il motto pubblicitario ad esso riferito "Falqui... Basta la parola!".
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Fine anni 60 – Giardino d’estate. Sul palco Lara Saint Paul, in arte anche Tanya, vedette internazionale divenuta famosa in quegli anni per le sue partecipazioni al Festival di Sanremo, in particolare per quella del ‘68 in cui cantò abbinata a Luis Armstrong “Mi va di cantare”.
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Primi anni 60 – Giardino d’estate. Gino Latilla, celebre interprete di “Vecchio Scarpone” (1953), “Tutte le mamme” (1954) e “Casetta in Canadà” (1957) circondato da fans in attesa di un autografo.
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Anni 60 – Giardino d’estate: giovedì dei bambini. Walter Chiari acclamato da un giovane pubblico. Il "Walter Nazionale" trascorreva spesso le sue vacanze a Cervia e proprio qui, grazie all'interesse di Bruno Guidazzi, suo amico e manager, è nata nel 1980 la manifestazione “Sarchiapone”, rapidamente impostasi all'attenzione generale come una vera e propria vetrina dei nuovi talenti comici del nostro paese. Al concorso è abbinato il "Premio Walter Chiari" dedicato ai personaggi dell'anno per televisione, cinema, teatro e musica.
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Anni 60 – Giardino d’estate. Un giovanissimo Johnny Dorelli in posa con Viviella Finchi. Dorelli era già popolare all’epoca: sono gli anni di “My funny Valentine”, “Boccuccia di rosa”, “Julia”, “Love in Portofino”, “Meravigliose labbra”, “Lettera a Pinocchio” (quest'ultima tratta dalla prima edizione dello Zecchino d'Oro), tutti successi entrati in classifica.
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1972 – Piazza Garibaldi. Corrado presenta Moda Tour Estate. Quella sera sotto i riflettori una girandola di abiti lunghi e corti con allegri stampati, motivo ricorrente di quegli anni, giacche a righe, molti i pantaloni con quadretti giganti, cappelli, occhiali da sole extra size e pettinature bombate.
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Anni 70 – Milano Marittima. Lino Banfi premiato da Tommaso De Biase, per anni presidente dell’azienda di Soggiorno, al locale La Pineta dove il patron Laghi richiamava personaggi di spicco e vip dell’epoca.
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Anni 70 – I Camaleonti. Alla fine degli anni ‘60 e durante i primi anni ‘70 le canzoni dei Camaleonti fecero da colonna sonora alle estati romagnole. Lo straordinario successo de “L’ Ora dell’amore” (versione italiana di “Homburg” dei Procol Harum), raggiunse la vetta della classifica nel 1968 diventando un inno dei giovani di allora e rimase al primo posto della Hit-Parade per 13 settimane con 1.600.000 copie vendute (un record per l’epoca).
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Anni 70 – Hotel Parigi. Il gruppo dei Nomadi sotto il “tiro minaccioso” di alcuni appartenenti alla Società del Passatore (1969), conosciuta per il celebre motto "sol da dè e gnit da dmandè" (tutto da offrire e niente da chiedere). I protagonisti indossavano i simboli di appartenenza alla Società: il "caplazz" (cappellaccio) e la capparella alla Passatore.
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Anni 60 – Taverna “Il Pirata”: Hotel Bellevue. Giovannino Guareschi con Silvano Collina e un simpatico tedesco travestito da Don Peppone per rievocare una delle sue creazioni più note: la storia di “Don Camillo”, robusto parroco che parla col Cristo dell'altare maggiore, e “Peppone”, il sindaco comunista del paese immaginario di Ponteratto, suo antagonista .
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Anni 60 – Cervia. Primo piano di Giovannino Guareschi. A Cervia, nella villa di via Bellucci, trascorse i periodi estivi degli anni dal 1962 al 1968, l’anno stesso in cui morì. Scrisse il giorno dopo la sua scomparsa, il grande amico Baldassarre Molossi, celebre direttore della Gazzetta di Parma: “Giovannino Guareschi è lo scrittore italiano più letto nel mondo con traduzioni in tutte le lingue e cifre di tiratura da capogiro. Ma l’Italia ufficiale lo ha ignorato..”.
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Anni 60 – Cervia. Il professore Umberto Foschi (Presidente degli Amici dell’arte) premia a Casa delle Aie la Gigia (detta la “Gigina”), l’ultima tessitrice romagnola di canapa. Foschi ha realizzato una serie di opere, saggi e pubblicazioni su Cervia e la Romagna.
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Fine Anni 60 – Teatro Comunale di Cervia. Fabio Battistini: regista, attore, animatore della Compagnia teatrale cervese “Il Siparietto”. Innamorato della propria città, alla quale ha dedicato il libro “La Bella Cervia”, è scomparso da poco tempo.
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Anni 70 – Teatro Comunale di Cervia. Pippo Baudo e Piero Focaccia in occasione di una serata promozionale dedicata al “Villaggio del Cantante”, fantasioso progetto di Silvio Giorgetti. Il “Villaggio del Cantante” doveva sorgere a Valdazze, un paesino sull’appennino aretino con l’obiettivo di creare un comunità di cantanti (ognuno doveva costruire una villetta entro due anni). L’ambiziosa iniziativa avrebbe dovuto avere un grande richiamo turistico ma in poco tempo sfumò nel nulla. Rimangono sui bordi delle strade dell’appennino le grandi scritte Valdazze fatte a mano con vernice bianca dallo stesso Giorgetti.
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12 settembre 1967 – Cervia. Visita dell’astronauta Valentina Tereskova alla colonia marina bolognese di Cervia, dove fu accolta da 800 bambini. Durante i vari incontri con le autorità e i cittadini la giovane si faceva portavoce dell'appello alla pace del popolo sovietico. In primo piano anche il sindaco di allora Oriano Masacci.
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12 settembre 1967 – Cervia. Piazza Garibaldi. Visita di Valentina Tereskova. La Tereskova, ad appena 26 anni, fu la prima donna ad essere andata nello spazio: dal 16 giugno 1963, a bordo della navicella Vostok 6, compì una missione di tre giorni, durante la quale sono state effettuate 49 orbite attorno alla terra.
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1974 – Piazza Garibaldi. Concerto di Raul Casadei. A Casadei va senz’altro una gran parte di merito per aver reso patrimonio culturale dell’intero paese quello che veniva considerato ancora “folclore romagnolo” contribuendo a diffondere “il liscio” in tutta Italia. Sul palco un presentatore d’eccezione: Delio Albertini.
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1972 – Piazza Garibaldi. Corrado presenta Moda Tour Estate. Uno sguardo sui modelli e le modelle che presero parte alla serata sul palco, allora sistemato a ridosso della facciata della Cattedrale.
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Anni 60 – Giardino d’estate: giovedì dei bambini. Walter Chiari, già divo in quegli anni per le numerose trasmissioni televisione a cui partecipava e gli amori tormentati con Lucia Bosè e Ava Gardner. La sua comicità, mai volgare, fresca e moderna, era molto apprezzata anche dai più piccoli.
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Anni 60 – Piazza Garibaldi. Carlo Saporetti (detto anche “Carluccio”), ritratto mentre consegna un riconoscimento. Saporetti fu studioso e conoscitore della storia cervese, e fra i fondatori degli “Amici dell’arte”.
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